Operazione di stripping

Nell’intervento di stripping si procede con un’incisione cutanea di ca. 2cm e si espone le grande safena (VSM) oppure piccola safena (VSP). A questo punto si introduce uno stripper all‘interno del vaso fino alla caviglia oppure fino al ginocchio a secondo di quale vena viene trattata. Successivamente si estrae il vaso attraverso una seconda incisione. Dopodichè si procede alla miniflebectomia delle varici più superficiali. Alla fine dell’intervento si suturano le incisioni maggiori con del filo riassorbibile.

  • 1: Sonda flessibile all’interno della vena
  • 2: Fissaggio della vene con suture
  • 3: Incisione cutanea e inserimento della sonda
  • 4: Asportazione della vena verso il basso

    L’intervento classico viene normalmente svolto in anestesia generale oppure in epidurale con una degenza ospedaliera di una notte. Sempre più spesso si opera anche in regime ambulatoriale. Nell’immediato postoperatorio è importante portare le calze elastiche per circa 3 settimane e di solito si segue una terapia antitrombotica per 3-4 giorni. Nella maggior parte dei casi l’astensione dal lavoro dura ca. 1 settimana e l’attività fisica puo essere ripresa dopo 2-3 settimane.

    Anche dopo un’intervento svolto correttamente si possono riformare le vene varicose. Il tasso di recidiva raggiunge il 20-30%. Questo è dovuto alla predisposizione genetica che naturalmente non può essere eliminata chirurgicamente. Rischi degni di nota ma per fortuna abbastanza rari sono la lesione del nervo safeno che può portare alla diminuzione di sensibilità alla caviglia e l’edema linfatico se si danneggiano i piccoli vasi linfatici che accompagnano la vena operata.

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